VICTIM BLAMING

Il “victim blaming” è quel meccanismo che porta, più o meno esplicitamente, a incolpare la vittima stessa della violenza subita. I crimini e le ingiustizie che più di frequente vedono l’innescarsi di questo fenomeno sono:

  • Abusi sessuali;
  • Violenze domestiche;
  • Abusi emotivi;
  • Violenze a sfondo razziale e religioso;
  • Isolamento (emarginazione della vittima);
  • Bullismo, sexting e revenge porn;

A volte può accadere che alcune persone attribuiscano la responsabilità alla vittima per le violenze subite, prendendo le difese dell’accusato, tendenza riassumibile nella frase “se l’è cercata”, ovvero in quell’idea che la vittima non sia prive di colpe, che abbia in qualche modo tentato o provocato l’aggressore.

Querelare qualcuno non è sempre facile perché l’atto di querela non è la fine ma l’inizio di un percorso che può essere anche molto lungo e doloroso verificandosi la c.d. “vittimizzazione secondaria” che consiste nel far vivere alla vittima un’ulteriore esperienza di trauma, magari non prestandole il sostegno necessario ed, anzi, infierendo con domande inappropriate o con il mancato aiuto.

Ricordiamoci che in caso di violenza è possibile per le vittime beneficiare del patrocinio a spese dello stato a prescindere dal reddito conseguito: l’assistenza legale nel processo penale sarà quindi gratuita.