Cosa si intende per patrocinio a spese dello Stato?

Il patrocinio a spese dello Stato è un particolare istituto che consiste nel riconoscimento dell’assistenza legale gratuita a carico dello Stato, a favore dei non abbienti (vittime e imputati) che intendano promuovere un giudizio o difendersi e il cui reddito annuo non supera una certa soglia.

Tale istituto trova il suo fondamento nell’art. 24 Cost. a norma del quale “sono assicurati ai non abbienti, con appositi istituti, i mezzi per agire e difendersi davanti ad ogni giurisdizione”.

L’importoindicato nell’art. 76 co. 1 del Testo unico delle disposizioni in materia di spese di giustizia (DPR n. 115/2002), che determina le condizioni reddituali per l’ammissione al gratuito patrocinio, è di € 11.746,68.

Nel calcolo rientra non solo il reddito percepito dal richiedente, ma anche quello dei familiari conviventi. Rileva, perciò, la capacità economica del richiedente nel suo complesso, tant’è che viene compreso anche l’importo dell’assegno di mantenimento percepito dall’ex coniuge e il reddito di cittadinanza.

Tuttavia, esistono anche alcuni reati per cui non è mai possibile accedere al gratuito patrocinio, nonostante le condizioni reddituali: si tratta di delitti legati all’evasione fiscale oppure alla criminalità organizzata, qualora un soggetto sia stato condannato con sentenza passata in giudicato.

Infine, occorre segnalare che per alcuni reati previsti dall’art. 74 co. 4 ter DPR 115/2002 (per esempio: violenza sessuale, stalking, maltrattamenti in famiglia, adescamento di minorenni, pornografia minorile) le vittime accedono al patrocinio a spese dello Stato a prescindere dal reddito conseguito. Denunciare è essenziale per potersi liberare da una condizione di violenza e lo Stato diventa garante di tutto ciò, facendosi carico delle spese necessarie per sostenere la causa.